Grazie a tutti i dati raccolti, Watson e Crick furono in grado di dedurre che il DNA è una doppia elica mooolto lunga e spiralizzata.
Grazie all'immagine cerchiamo di dare alcune informazioni su questa doppia elica:
- la distanza tra i due montanti è di 2 nanometri;
- l'elica del DNA compie un giro completo ogni 10 basi azotate circa;
- la distanza tra le basi di due nucleotidi successivi è di 0,34 nm;
- un giro completo misura 3,4 nm;
- solco maggiore = distanza tra due spire del doppio filamento;
- le basi azotate sono unite da un legame a idrogeno (un tipo di legame relativamente debole);
- ogni base forma un legame covalente con la molecola di zucchero nel tratto adiacente;
- solco minore = distanza tra i due montanti.
Da questo nuovissimo modello del DNA emerge che, lungo una catena della doppia elica i nucleotidi sono disposti in un ordine sparso, ma la loro sequenza determina l'ordine dei nucleotidi dell'altra catena, visto che le basi azotate sono complementari. Infatti, i due scienziati dimostrarono che l'adenina poteva legarsi solo con la timina mediante due legami a idrogeno A=T e la guanina soltanto con la citosina formando tre legami a idrogeno G=C. Dimostrarono che i filamenti hanno direzione antiparallela; in ogni filamento, ciascun gruppo fosfato è preceduto e seguito da una molecola di zucchero. Da una parte il gruppo fosfato si lega al quinto atomo di carbonio della molecola, mentre dall'altra si lega al terzo atomo.
Un requisito fondamentale del materiale genetico è la capacità di portare informazioni, grazie a questo modello si riuscì a capire in che modo la molecola del DNA potesse trasportare le informazioni genetiche: queste sono scritte nella sequenza di basi azotate e qualunque sequenza di basi azotate è possibile. Si capisce, quindi, come il DNA possa contenere le "istruzioni" per l'infinita diversità degli esseri viventi.
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