Il codice genetico è formato da 64 combinazioni di codoni e loro corrispondenti amminoacidi. |
Un codice è un sistema di segnali o di simboli ai quali
viene attribuito un significato preciso allo scopo di tramettere un messaggio.
Il messaggio contenuto nel DNA deve essere decodificato per
sintetizzare una determinata proteina. Gli scienziati affrontarono il problema
con gli stessi metodi che i crittografi usano per decifrare i codici.
Ogni amminoacido deve essere determinato da almeno tre
nucleotidi in sequenza.
Ogni combinazione è costituita da una sequenza di tre
nucleotidi (tripletta) e viene chiamata codone.
Gli scienziati che eseguirono i primi e fondamentali
esperimenti per decifrare il codice furono M. Nirenberg e H. Matthaei.
L’RNA messaggero si dimostrò lo strumento più idoneo a
decifrare il codice. Nirenberg prese estratti cellulari di E. coli a cui
aggiunge amminoacidi marcati radioattivamente e campioni di RNA prelevati da
diversi organismi. Tutti i campioni di RNA stimolavano la sintesi proteica e la
quantità di proteine radioattive prodotte erano piccole, ma misurabili. I dispositivi
cellulari producevano proteine anche quando gli “ordini” ricevuti dall’RNA
provenivano da organismi “estranei”.
Nirenberg e Matthaei provarono poi ha inserire un RNA
artificiale: se gli estratti cellulari di E. coli potevano leggere un messaggio
estraneo e tradurlo in proteine, essi avrebbero forse potuto leggere anche un
messaggio del tutto inventato dagli scienziati stessi.
I codoni ai quali corrisponde lo stesso amminoacido spesso
differiscono solo per il terzo nucleotide, e il codice viene per questo detto degenerato.
Il codice genetico è identico praticamente in tutti gli
organismi, da E. coli a Homo sapiens.
Il codice genetico si è evoluto in tempi assai remoti, è
rimasto inalterato e rappresenta l’unità di base di tutti gli essere viventi.
Sono state trovate alcune eccezioni al codice appena
descritto. La maggior parte di esse riguarda i mitocondri; questi organuli
cellulari contengono un proprio DNA, indipendente da quello nucleare, che viene
trascritto nell’mRNA per la sintesi di alcune proteine mitocondriali.
kjkk
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