Ho già parlato dell’mRNA ma è giusto, vista la sua
importanza, precisare bene cosa accada.
In questo post parlerò dell’elaborazione dell’mRNA nelle
cellule eucariote.
Una delle maggiori sorprese che si sono avute nello studio
del DNA eucariote è stata la scoperta che le sequenze dei geni codificanti per
le proteine sono interrotte da sequenze nucleotidiche che non vengono tradotte.
Queste interruzioni non codificanti di un gene sono dette introni, mentre le sequenze codificanti
sono chiamate esoni.
Gli introni furono scoperti nel corso degli esperimenti di ibridazione mRNA-DNA. I ricercatori
scoprirono che non vi era una perfetta corrispondenza tra le molecole di RNA
messaggero maturo e i geni da cui queste molecole venivano trascritte; le
sequenze nucleotidiche dei geni erano molto più lunghe delle molecole
complementari di mRNA maturo.
Gli introni possono essere trascritti inizialmente nelle
molecole di pre-mRNA, ma i segmenti
di mRNA corrispondenti agli introni sono eliminati prima della traduzione. Dal punto
di vista evolutivo non è ancora chiaro se gli introni siano comparsi nel corso
del tempo o fossero presenti anche nelle prime cellule; secondo quest’ultima
ipotesi, i batteri e gli altri microrganismi che hanno un alto tasso di
riproduzione avrebbero eliminato col passare del tempo tutto il DNA considerato
inutile.
Prima che la trascrizione sia completa viene aggiunto un “cappuccio”
di un insolito nucleotide alla sua estremità 5’; questo processo prende il nome
di capping. Il cappuccio è necessario per far uscire l’mRNA dal nucleo per
attaccarlo al ribosoma eucariote.
Il pre-mRNA va incontro a due processi prima di passare nel
citosol: la sua trasformazione in mRNA maturo e l’aggiunta di una sequenza
nucleotidica all’estremità 3’ della molecola.
Questo nuovo segmento chiamato coda poli-A, ha lo scopo di conferire una certa stabilità alla
molecola consentendole di resistere per un tempo maggiore nel citosol.
L’altro importante evento che avviene prima che la molecola
di pre-mRNA lasci il nucleo è lo splicing,
un meccanismo tramite cui avviene il taglio degli introni e la ricongiunzione
degli esoni. Gli introni vengono rimossi dal trascritto di mRNA da un grosso
complesso molecolare che prende il nome di spliceosoma
ed è formato da numerose piccole riboproteine nucleari.
Lo splicing deve essere assai preciso dato che il più
piccolo errore potrebbe avere conseguenze molto gravi per la cellula. L’mRNA
maturo passa poi nel citosol dove è tradotto in proteina.
Nelle cellule eucariote, i trascritti di pre-mRNA identici
vengono rielaborati in modi diversi per cui, da un singolo gene, si possono
formare molteplici mRNA maturi (splicing
alternativo). Questo permette a un gene di codificare per due o più
proteine aumentando così la complessità dei proteomi eucarioti.
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