Per regolazione
genica si intende la capacità delle cellule di controllare l’espressione
dei propri geni in
modo tale da regolare quel processo mediante cui l’informazione
portata da un gene viene trasformata in un prodotto funzionale di natura
proteica.
Il controllo dell’espressione avviene attivando o
disattivando i geni a secondo delle necessità.
Naturalmente, nella regolazione genica si incontrano dei “vantaggi”
per una cellula di “accendere o spegnere” gran parte dei propri geni;
innanzitutto, c’è un problema di energia: tenere in funzione moltissimi geni
anche quando non servono comporta un dispendio di energia inutile.
Negli eucarioti i meccanismi della regolazione sono molto
più complessi.
Un organismo pluricellulare si sviluppa a partire da uno zigote (una cellula uovo fecondata). Lo
zigote si divide ripetutamente per mitosi e citodieresi dando luogo a molte
cellule. Queste cellule cominciano a differenziarsi, diventando cellule
muscolari, nervose, intestinali ecc. Le cellule che appartengono allo stesso
individuo avranno lo stesso genoma ma un diverso corredo di proteine (il proteoma) dato che ogni tipo di cellula
inizia a produrre proteine differenti che lo rendono distinguibile da altri
tipi di cellule dal punto di vista strutturale e funzionale.
Tutte le informazioni genetiche originariamente presenti
nello zigote si trovano ancora in ogni cellula diploide dell’organismo. I segmenti
di DNA che codificano per i tre tipi di emoglobina (embrionale, fetale e
adulta) sono presenti nelle cellule della pelle e del cuore, in quelle nervose
e in ognuna delle cellule di tutti i 200 differenti tipi cellulari del nostro
corpo.
Allo stesso modo, la sequenza di DNA che codifica per l’ormone
insulina è presente, oltre che nelle cellule del pancreas specializzate nella
produzione di insulina, ma anche in tutte le altre cellule. Però non è espressa.
Per dimostrare che qualsiasi cellula matura di un individuo
contiene ancora tutti i geni presenti nello zigote, J. Gurdon condusse un
esperimento in cui erano coinvolti in nuclei delle cellule intestinali di un
girino.
In questo esperimento dalla cellula intestinale di un girino
veniva asportato e, successivamente, inserito in una cellula uovo prelevata da
una rana femmina, a cui è stato distrutto il nucleo mediante radiazioni
ultraviolette. Infine, la cellula uovo dà origine a una rana con le
caratteristiche del girino donatore del nucleo. Naturalmente, in alcuni casi l’uovo
si sviluppò normalmente, indicando che il nucleo della cellula intestinale di
girino conteneva ancora tutte le informazioni necessarie per tutte le cellule
dell’organismo.
Ogni tipo di cellula produce solo le sue proteine
caratteristiche. A questo punto, appare chiaro che il differenziamento delle
cellule di un organismo pluricellulare dipende dall’attivazione di certi gruppo
di geni e dall’attivazione di altri.
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